Crescere, conoscendo e apprezzando abilità diverse dalla propria e imparando il valore dell’integrazione.

Con questi obiettivi è iniziato da pochi giorni a Casale sul Sile un progetto, “l’Autismo gioca al calcio” , avviato dalla locale società calcistica, il FC Casale, assieme all’Associazione Autismo Treviso Onlus ed il loro progetto “L’orto di San Francesco”, che mette in connessione il proprio settore giovanile col mondo dell’autismo.

 na volta ogni due settimane, alcuni giocatori delle giovanili del FC Casale svolgeranno per circa un’ora, attività motorie con finalità calcistiche assieme ad alcuni ragazzi autistici, in modo da intraprendere un percorso comune di integrazione.

Il primo allenamento si è svolto ieri (13 dicembre) preceduto, alcuni giorni prima, da una riunione di preparazione alla quale hanno partecipato più di 30 ragazzi delle squadre giovanissimi e allievi, e nel corso della quale le dottoresse Rosy Norrito e Patrizia Abbonizio dell’associazione Autismo Treviso Onlus, assieme al responsabile del Settore Giovanile del FC Casale, Dario Ronchin, hanno fatto svolgere ai ragazzi alcune attività ludiche, con lo scopo di far capire loro l’importanza della comunicazione paraverbale, essenziale nella relazione con i ragazzi autistici.

Le attività motorie si svolgono presso l’impianto sportivo comunale di Via Belvedere alla presenza di tecnici del FC Casale e di assistenti dei ragazzi autistici, che saranno al massimo sei, affiancati, a rotazione, da altrettanti giovani calciatori del FC Casale.

“Sarà una grande occasione per i nostri ragazzi per imparare il valore dell’integrazione tra coetanei con diverse abilità, e per crescere insieme nella condivisione di esperienze comuni. Lo sport unisce, specialmente a queste età e siamo certi che tutti trarranno vantaggio dalla partecipazione a questo progetto” ha commentato il Presidente del FC Casale, Claudio Pellegrino.